Settimana complessa

di Marina Rodinò

Settimana complessa, orrore per i bambini che fuggono dall’autobus in fiamme, sgomento per Roma che si sgretola inesorabilmente, ed ora anche la bella iniziativa di Verona del prossimo fine settimana del “congresso mondiale della famiglia”, promosso da organizzazioni ultrareazionarie che si oppongono ai diritti di autodeterminazione e di libera scelta in tema di sessualità e maternità e che propongono un modello di famiglia che ruota attorno al perno della donna-madre dedita alla cura dei figli e del marito.

Ma è possibile che viviamo in una dimensione così violenta dove anche mandare i bambini a scuola sia rischioso? Dove dobbiamo dire ai nostri ragazzi l’amore non è gioia e felicità, ma rispetto di una  morale oscurantista, maschilista e medioevale? 
Che possiamo dire di tutto questo se non fischiettare con un sentimento di nostalgica speranza “Roma nun fa la stupida stasera”.

Tutte queste cose si commentano da sole ma traspare in questi giorni più che mai il tema dei Diritti, che continua ad essere un impervio cammino da difendere a tutti i costi.

Perché possiamo essere più convinti dalla famiglia tradizionale, o essere contrari all’aborto (ma attenti la maggioranza di noi non è stata mai a favore dell’aborto come tale, ma sulla difesa del diritto all’interruzione della gravidanza…che è altro), possiamo pensare che il signore autista di Crema sia un delinquente psicopatico…ma tutto questo non può oscurare il fatto che siamo per il diritto fino allo stremo.

Sul tema per esempio di Crema, trovo incredibile che qualcuno possa supporre di togliere la cittadinanza ad un cittadino Italiano…che il cittadino italiano sia giustamente giudicato e condannato per i suoi reati da una corte italiana, ma quest’ulteriore minaccia/condanna è qualcosa di aberrante, anche perchè inizia con il “franco /senegalese” e poi dove finisce?
Durante una dittatura latinoamericana mi sono ritrovata in strada a protestare quando il regime tolse la cittadinanza ad un imprenditore dell’editoria, naturalizzato, che attraverso i suoi media denunciava illeciti di governo. Lì la questione era politica, ma il fatto resta ed è comunque una minaccia di stampo fascista.

Culmino con altra considerazione, ho ricevuto alcune proteste rispetto al ruolo del PD nel caso della nave Ionio. Chi mi ha contattato ha trovato il gesto della nave puramente provocatorio, e soprattutto è rimasto deluso dal fatto che il PD non ne avesse preso le distanze. Trovavano queste persone, più corretto e pacato il discorso di Salvini in parlamento, dove ha parlato di integrazione e di lotta alle morti in mare… ma a parte che non capisco bene di che integrazione si possa parlare quando si chiudono l’esperienze degli SPRAR e quando si tagliano i fondi per i corsi di lingua? Inoltre le vite in mare si salvano chiudendo i porti? Guardate che allora sarebbe sufficiente chiudere forte gli occhi come diceva una canzone di De Andrè “Chiusi gli occhi per tre volte. Mi ritrovai ancora lì. Chiesi a mio nonno è solo un sogno.  Mio nonno disse sì”.

In questo caso mi sento di dire solamente  il Partito Democratico non sta con la Ionio né tanto meno con il ministro dell’interno.

Il nostro Partito  è dalla parte delle persone che erano su quella nave. Chiaro è necessario controllare i flussi, sviluppare economicamente e consolidare le democrazie dei luoghi da cui queste persone vengono. Ma per iniziare e senza se e senza ma noi siamo per le vite della gente.

Vi accludo per chi volesse partecipare alla manifestazione organizzata a Verona contro il Congresso della famiglia un appuntamento per andare in gruppo:

Giorgio Dodi – Segretario Comunale del PD, ci informa che per partecipare alla manifestazione di Verona si sta organizzando un pullman con partenza sabato 30 marzo alle ore 12.30 dalla rotonda della tangenziale di Marghera.
Si riparte da Verona alle ore 19.00 con arrivo previsto alle ore 20.30. Costo complessivo 17€.
Per adesioni potete contattare Chiara I. 3483597797.

Altrimenti per chi volesse partecipare fin dal mattino alle manifestazioni previste, lo SPI-CGIL Venezia ed Isole si è dato un appuntamento in stazione per prendere il regionale veloce
delle 08,12 con possibile rientro alle 16,21.

Buon fine settimana (malgrado tutto)
Marina

P.S. Non ho dimenticato che in settimana si è anche riaperta la “via della seta”, anzi mi piacerebbe che qualcuno di voi più preparato di me in materia, desse il suo parere…in fondo era cominciata qui a Venezia.

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