Campagna conclusa - ottobre 2015
Si è conclusa la campagna, sono state raccolte 31 segnalazioni ed inviate 11 lettere alle istituzioni interessate ed informati per conoscenza l'Ordine dei Medici, l'Ordine dei Farmacisti, il Comune, la Municipalità, il Patriarcato e la stampa.
Ringraziamo per tutte le collaborazioni ricevute e cercheremo di seguire la problematica nel tempo.
Barriere mentali
campagna per un città accessibile
Proviamo a camminare per la città, per la nostra città che pensiamo di conoscere palmo a palmo, per Cannaregio dove siamo nati, cresciuti e dove lavoriamo, andiamo a scuola, invecchiamo.
Proviamo a camminare pensando di essere in carrozzina. Proviamo.
E' quello che abbiamo fatto durante quest'estate, fotografando, appuntando indirizzi, facendoci domande e provando a darci risposte.
Oltre a trovare tanti ostacoli concreti, abbiamo scoperto in noi stessi barriere mentali che ci impedivano di vedere quel gradino, quel tratto sconnesso, quel servizio inaccessibile. E' sulle barriere mentali che vorremmo incidere e proponiamo a tutti di affrontarle senza altro scopo che quello di restituire libertà ai nostri anziani, ai nostri figli, a noi stessi.
E allora abbiamo scoperto che non basta il rispetto di una norma, non basta la buona volontà del negoziante che sporge un prodotto all'uscio della bottega a chi non può entrare o del medico che lascia lo studio per andare a domicilio del paziente.
I medici di fiducia che hanno lo studio raggiungibile solo con alcuni scalini o adirittura con un'intera rampa di scale, sono a norma (la legge lo permette), ma la barriera esiste!
Perchè i supermercati e le banche (con alcune eccezioni) sono raggiungibili con apposite rampe ed invece le scuole, gli studi medici, le farmacie, gli uffici postali, le chiese (sempre con alcune eccezioni), quasi sempre hanno piccole o grandi barriere?
Ci siamo concentrati su piccoli interventi che sarebbero d'aiuto concreto per chi ha difficoltà a camminare, ma che potrebbero aiutarci a trovare un cammino per superare le nostre barriere mentali e .... cerchiamo di guardare la nostra città anche con gli occhi dei nostri bimbi, dei nostri anziani, dei nostri disabili ... sono gli occhi di quelli che siamo stati, che saremo o che avremmo potuto essere o che potremmo essere.
Sono occhi nostri.
il PD di Cannaregio a caccia di barriere architettoniche
Un ufficio postale recentemente aperto e condizionato da due scalini all’ingresso, che ne rendono difficoltoso l’accesso a anziani e disabili. Alcuni scalini all’inizio di una calle che conduce a un ingresso attrezzato per disabili, rendendolo di fatto inutile. Un servoscala fermo da anni.
Video e foto di Loredana Spadon
Sono solo alcune degli ostacoli alla mobilità rilevati dal circolo di Cannaregio del Partito Democratico che ha lanciato una campagna per realizzare una mappatura delle barriere architettoniche del sestiere.
«Venezia è una città dalla mobilità complessa, dove ponti o monumenti possono costituire ostacoli insormontabili sui quali spesso è difficile intervenire – spiegano i promotori dell’iniziativa - La presenza, però, di gradini, magari superabili facilmente con una rampa, o di tratti di pavimentazione eccessivamente sconnessa, o di altri ostacoli privi di pregio storico o artistico, può e deve essere rimossa anche da Venezia».
Il circolo ha perciò inviato una specifica richiesta ai suoi iscritti e simpatizzanti, anche utilizzando la corposa mailing list degli elettori delle primarie, chiedendo di segnalare quelle situazioni facilmente risolvibili. Ottenendo già i primi risultati.
Uffico Postale di Calle Priuli
collabora con noi, segnalaci barriere
inviaci fotografie
Oggetto di numerose segnalazioni l’ufficio postale recentemente aperto in Calle Priuli, (Cannaregio, 3732). Al suo ingresso due rampe, rispettivamente di due e poi di tre scalini, ne rendono difficoltoso l’accesso non solo ai disabili, ma anche agli anziani.
«È intuitivo che i principali frequentatori degli uffici postali siano i pensionati – aggiunge Marina Rodinò, segretaria del Circolo di Cannaregio – perciò auspichiamo che Poste Italiane valuti un intervento per rimuovere l’ostacolo».
Altre segnalazioni per Campo Santa Fosca, rialzato con tre scalini da Strada Nova, quanto basta per interdire l’accesso alla chiesa di Santa Fosca. «Per superare l’ostacolo basterebbe una piccola rampa o un limitato intervento, che non comprometterebbe il valore artistico del sagrato» così il residente che ha inoltrato la segnalazione.
Campo Santa Fosca
Una delle situazioni più odiose segnalate riguarda Fondamenta di Ca’ Labia, dove è ubicata anche la sede della Rai del Veneto. Al termine della fondamenta si trova l’ingresso agevolato per la chiesa di San Geremia, tempio molto importante per la custodia delle reliquie di Santa Lucia, la cui commemorazione a inizio dicembre è particolarmente frequentata. Ma la rampa di accesso alla chiesa è inutilizzabile a causa di una breve scalinata all’inizio della fondamenta.
A poche centinaia di metri, sullo stesso lato del Rio di Cannaregio, ci si imbatte nel ponte della Saponella, lungo fondamenta San Giobbe. Il ponte, che conduce alla sede universitaria di San Giobbe, è dotato di servoscala. Non funzionante da anni. «Per quel servoscala è stata inviata anche una nota a Iris, il servizio di segnalazioni del Comune, ma senza alcun esito» riferisce chi ha segnalato il problema.
L’iniziativa è estesa anche ad altri circoli veneziani.
«I circoli di Castello e della Giudecca stanno intraprendendo iniziative analoghe – spiegano i segretari Giuliana Domestici e Massimiliano Smerghetto – a partire da segnalazioni relative agli stessi spazi della Biennale».
Le segnalazioni, corredate di documentazione fotografica, verranno pubblicate sul sito www.pdcannaregio.it e sulla pagina Facebook del circolo Pd di Cannaregio, oltre a essere raccolte in un dossier per l’amministrazione.
Servoscala non funzionante
del Ponte Saponella
Una Città Accessibile è Possibile
Anche a Venezia
A destra il ponte delle Guglie nel quale, seppur con qualche difficoltà e con qualche limite, si è riusciti a creare un passaggio utilizzabile da chi ha difficoltà nella deambulazione; non solo disabili, ma anche anziani ed altre persone che anche temporaneamente si trova no in difficoltà.
In basso, un esempio di un intervento coordinato fra associazioni, commercianti e comune ad Amsterdam in Olanda.
Amsterdam : ultimata la consegna da parte dell'associazione Winkeltoegankelijkheid Nederland in collaborazione con il...
le segnalazioni vengono verificate
con visita e/o fotografia
verifica positiva
ancora da verificare
verifica negativa
n°
Sestiere
Luogo
Segnalazione
foto
proposta
osservazioni
verifica
01
Cannaregio
Santa Fosca
Per andare in chiesa ci sono due gradini da superare
creare una piccola rampa
costo minimo
02
Cannaregio
Calle Priuli
Vari gradini nell'accesso all'ufficio postale
tenere aperta costantemente l'entrata posta a sinistra del portone segnalandola in maniera chiara
in pratica senza nessun costo, è solo questione di organizzazione
03
Cannaregio
San Geremia
Impossibilità di accedere alla rampa in fondamenta di Palazzo Labia
creare una rampa che permetta di superare i gradini per l'accesso alla fondamenta
costo medio
Manca la segnalazione esterna della rampa di accesso per disabili: sbarrata da cancello
all'interno della Chiesa la rampa è invece segnalata come di può osservare da questa foto:
perchè fare le rampe e poi nasconderle? problema risovibile a costo zero (0) ma con una po' di buona volontà
04
Cannaregio
San Giobbe
Non funziona il servoscala del ponte Saponella impedendo l'accesso all'università (ex-macello)
sistemare il servoscala
è un obbligo mantenere funzionante ciò che si installa
05
San Marco
San Bartolomio
Impossibilità di accesso all'Istituto Sherman (convenzionato con il SSN). Mancanza dell'ascensore.
richiesta di chiarimenti alle Autorità Competenti
non risponde al requisito
n. 1.1 dell'Autorizzazione all'Esercizio della Regione Veneto
(link documento)
06
Cannaregio
Fondamenta Misericordia
Impossibilità di raggiungere la rampa di accesso della Scuola Grande per la presenza di gradini
creare una piccola rampa
costo minimo
07
Cannaregio
Ponte Giustinian
ponte che da Rio Terà Barba Frutariol, sfiorando la Scuola Media Sansovino, collega Santi Apostoli alle Fondamente Nove
collegare la grande isola di SS.Apostoli alle Fondamenta Nuove
lavoro molto rilevante ma che permetterebbe di collegare il Canal Grande con le Fondamenta Nuove (Ospedale, Cimitero, Murano, Burano, etc.)
08
San Marco
Ponte del Teatro
Ponte posto fra la chiesa di San Luca e il complesso del Cinema Rossini (supermercato compreso)
Unire due isole vaste, in cui si trovano il palazzo comunale di Ca’ Corner, la Corte d’Appello, il Teatro Goldoni, il cinema Rossini (fino a Campo Sant’Angelo)
Ponte del Teatro
montascale esistente
controllarne il funzionamento
09
Cannaregio
Campielo de la Fornasa Vecia
Scalini sui quali è stata posta una rampa apparentemente non rispettosa delle pendenze
In un campiello con poca rilevanza storica, creare una rampa rispondente alle regole per permettere un buon collegamento con il vicino supermercato.
Rampa apparentemente provvisoria da sostituire con una nuova e stabile costruita a regola d'arte (da controllare la pendenza)
10
Cannaregio
Corte dei Pali già dei Testori
Due scalini sui quali una semplice rampa permetterebbe un transito normale
Seppure vi sia una via alternativa, una piccola rampa potrebbe migliorare l'accesso verso calle Priuli.
Costo minimo
11
Cannaregio
Ponte di San Felice
Ponte attrezzato con una rampa assolutamente non adatta ad un disabile
Studiare una soluzione architettonica che permetto un miglior superamento di questo strategico ponte
lavoro rilevante, da valutare tecnicamente ma importante per il collegamento nella Strada Nuova (la mancanza di una buona rampa ha recentemente bloccato il raddoppio dela fermata ACTV Ca' D'Oro)
12
Cannaregio
Medicina di Gruppo
Ambulatorio di medicina di gruppo (MMG) non predisposto per i disabili. I gradini che si vedono all'esterno, si ripetono all'interno.
Sembra essere un problema molto diffuso negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale (Medici di Fiducia) della città.
Problema generale. Autorizzare gli ambulatori solo se non presentano ostacoli per i disabili. Portare a termine il progetto di creazione di Medicina di gruppo a "regola d'arte".
13
Cannaregio
Ambulatorio di un Medico di Medicina Generale
Ambulatorio posto al primo piano senza ascensore.
14
Cannaregio
Scuola Media Statale Sansovino
Tre scalini per raggiungere l'ascensore!
Una scuola messa a norma con la costruzione di un'ascensore e poi manca la rampa per accedervi.
Quando necessario viene usata una pericolosa rampa mobile di legno.
Lavoro minimo: costruzione di una rampa stabile per favorire l'ingresso a disabili e persone con difficoltà
15
Cannaregio
Sacca San Girolamo
Un gradino ... inutile
Alla fine di Calle delle Penitenti, dove fra l'altro è stata costruita un rampa per disabili in cenemto armato .... c'è un piccolo, fastidioso gradino.
Lavoro minimo; come si nota dalla foto qualcuno si è già organizzato.
16
Cannaregio
Corte del Bagolaro a San Giobbe
Tratto dissestato che sarebbe anche molto bello e caratteristico
Per arrivare alla Corte del Bagolaro dalla fondamenta della Crea, vi è un tratto semi abbandonato.
Lavoro minimo di sistemazione della pavimentazione nel rispetto di una zona verde.
17
Cannaregio
Dietro Campo Saffa
Due gradini da eliminare
Alla fine di Calle della Misericordia, due gradini interrompono una zona particolarmente accessibile.
Lavoro minimo
18
Cannaregio
Altri due gradini da eliminare
Calle Priuli dei Cavaleti dietro Campo Saffa
Lavoro minimo
19
Cannaregio
Banco San Marco
Anche le banche sono luoghi pubblici: Banco San Marco due sedi due problemi
Pur essendo segnalato l'accesso per i disabili, vi è un gradino che potrebbe essere facilmente sistemato
Lavoro minimo
20
Cannaregio
Poste di Lista di Spagna
Tre gradini pressochè insormontabili
E' necessaria una rampa, obbligatoriamente!
Lavoro minimo anche se la calle è angusta
21
Cannaregio
Supermercato Issimo
Un piccolo gradino da togliere
E' solo un piccolo gradino, ma va tolto.
Lavoro minimo; potrebbe bastare un rialzo dei massegni esterni
22
Cannaregio
Supermercato Coop Anconeta
Un piccolo gradino da togliere
E' solo un altro piccolo gradino, ma va tolto.
Lavoro minimo; potrebbe bastare un rialzo dei massegni esterni
23
Cannaregio
ACTV Approdo
San Marcuola
(approdo verso Rialto)
Manca la rampa mobile per agevolare l'ingresso a carrozzine per disabili. Perchè dimenticarsi di questi approdi quando gli altri ne sono forniti?
Lavoro minimo e presumibilmente già previsto ma ancora non effettuato.
24
Cannaregio
ACTV Approdo
Fondamenta Nuove Approdo A (Gesuiti)
25
Cannaregio
Liceo Europeo Foscarini
Quattro gradini per entrare nella nuova struttura
Il liceo Europeo è dotato di ascensore .... basterebbe una rampa relativamente piccola per superare questa barriera
Lavoro relativamente modesto che doveva essere fatto durante la costruzione della nuova struttura.
26
Cannaregio
Convitto Nazionale Foscarini
Scuole medie inaccessibili per un disabile
Manca l'ascensore, il vecchio servoscala è stato eliminato e quindi rimane inaccessibile
Locali da mettere a norma. Lavoro di dimensioni medio/grandi, ma che dovrebbe essere obbligatorio.
27
Cannaregio
Farmacia Santa Fosca
Piccolo gradino che rende difficoltoso l'accesso
creare una piccola rampa (interna? esterna?)
Lavoro minimo
28
Cannaregio
Farmacia
Al Re d'Italia
Piccolo gradino che rende difficoltoso l'accesso
creare una piccola rampa (interna? esterna?)
Lavoro minimo (la banca di fianco ha una rampetta interna)
29
Cannaregio
ACTV Approdo
Nuovo approdo Guglie direzione Ferrovia
Manca la rampa mobile per agevolare l'ingresso a carrozzine per disabili. Perchè dimenticarsi di questi approdi quando gli altri ne sono forniti?
Lavoro minimo e presumibilmente già previsto ma ancora non effettuato.
30
Cannaregio
ACTV Approdo
Approdo "A" - Ferrovia
31
Cannaregio
Scuola Giacinto Gallina
Non c'è un'entrata per disabili
Manca una rampa di accesso
Scuola da mettere a norma
Modulo per la segnalazione
Gli unici campi obbligatori che abbiamo impostanto sono
Sestiere o Isola
Luogo
Segnalazione
se vuoi inviarci una fotografia o scriverci più liberamente, utilizza la nostra mail:
NON SOLO DOPO DI NOI….ma anche, ora, qui con noi Come si semplifica la complessità? Marina Rodinò
Poco tempo fa il Parlamento ha approvato una legge dal suggestivo nome “Dopo di noi”, legge che identifica e stabilisce una rete di servizi che garantiscano dignità di vita e parità di diritti a disabile gravi, assistiti dai genitori, i quali divengono vecchi o non sopravvivono ai figli.
La storia di Anna è emblematica di questa situazione, ma anche in generale della difficoltà di proporre e trovare soluzioni nel rapporto città/cittadini/burocrazia…. .
Anna è figlia di due nostri iscritti di Cannaregio: Carla e Piero; è disabile e ha difficoltà a camminare.
Con il passare degli anni i suoi genitori fanno progressivamente sempre più fatica a farle attraversare il ponte subito fuori casa che la collega alla Strada Nova, ai vaporetti ed alla vita della città
Anna è fragile per la sua disabilità, Anna è una cittadina vulnerabile, ma non per questa sua vulnerabilità ha meno diritti degli altri cittadini. Anzi in una comunità sociale civile Anna dovrebbe essere ancor più appoggiata e messa in condizione di “vivere la vita” .
Per 8 anni la famiglia di Anna lotta e si destreggia tra la burocrazia ed i codicilli che impediscono una donazione privata per effettuare un’opera pubblica. Perché la famiglia è disposta a sborsare di tasca propria i fondi per il servo scala che servirà non solo alla loro figlia, ma anche a chi ne avrà necessità.
Il ponte
di
Anna
Poi finalmente un mese fa si inaugura il servo scala :
La famiglia di Anna ha donato il macchinario ed il comune ha rafforzato il ponte, un condominio ha permesso l’utilizzo dell’elettricità del loro palazzo per la realizzazione dei lavori e per il funzionamento dello stesso.
Anna ha vinto la sua battaglia di libertà e dignità…. ma dopo 8 anni e 4 giunte (Cacciari, Orsoni, Commissario Zappalorto e Brugnaro) . Ma quante Anna non hanno genitori così tenaci e con risorse culturali ed economiche per poter lottare per i propri figli?
Perché poi devono lottare loro e non possiamo intervenire tutti?
Ancora questa vicenda mette poi in risalto un altro problema, la difficoltà di trovare soluzioni legali per il contributo privato in un opera pubblica. Penso per esempio a tutte queste case vuote pubbliche a Venezia che volentieri sarebbero restaurate de privati veneziani di classe media, che altrettanto volentieri ci vivrebbero e darebbero forza alla vita della città.
Un’ultima cosa nella scorsa estate e sul giungere dell’autunno, come circolo di Cannaregio abbiamo dato vita ad una campagna per l’identificazione di barriere architettoniche presenti in luoghi pubblici, campagna rilevata dal nostro capogruppo in Comune Andrea Ferrazzi che ha presentato una mozione in novembre:
Mozione nr. d'ordine 120 (nr. prot. 60) del 10-11-2015 ore 16:20 Oggetto: Città accessibile Autore: Andrea Ferrazzi
Prossimamente Andrea presenterà un’interpellanza su questo tema, quel giorno credo dovremmo andare tutti in comune non solo per accompagnare la sua richiesta, ma per far sentire a tutte le Anna di questa città che noi ci siamo e come diceva Don Milani “I care”.
Servoscala per disabili Ponte delle Vele
L’insula nel Sestiere di Cannaregio delimitata da Rio dell’Acqua dolce, Rio di Santa Sofia - Priuli, Rio della Rachetta, Rio di Sant’Andrea – Gozzi – Sartori è collegata alla Strada Nuova e alla zona del Campo Santi Apostoli (importanti per i residenti per la ampia presenza di negozi e supermercati e l’accesso al vaporetto fermata Ca’ d’Oro) esclusivamente superando il Ponti Priuli o il Ponte de le Vele.
Questi ponti costituiscono una barriera architettonica difficilmente superabile per persone anziane o disabili che se in carrozzina devono affidarsi all’aiuto di persone in grado di sollevare la sedia a rotelle da una parte all’altra: impresa non per tutti!
La famiglia di Anna si è fatta promotrice presso l’autorità comunale per la installazione di un servo scala per il superamento di uno dei ponti e consentire così una possibilità di movimento alle persone svantaggiate residenti nell’insula.
Breve cronistoria
I genitori di Anna con raccomandata del 02/11/2008 (durante la Giunta Cacciari) segnalano il problema a Giuseppe Toso, Consigliere delegato comunale per le “barriere architettoniche”, all’ arch. Franco Gazzarri, dirigente responsabile dell’Ufficio EBA e alla geom. Francesca Pinto, dell’Ufficio Coordinamento Venezia Centro Storico.
- L’arch. Gazzarri il 20/11/08 annuncia un sopralluogo con un tecnico per un preventivo.
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Sopralluogo del Consigliere Giuseppe Toso e dell’arch. Gazzarri il 07/01/2009
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Dopo una mail di sollecito del 13/09/2009 la risposta rinvia all’esito di uno studio dell’Ufficio Tecnico per una soluzione globale del problema, valida per tutta la città.
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Concluso il mandato Cacciari senza alcun risutato positivo, entra in carica la Giunta Orsoni.
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L’Assessore Maggioni si dimostra interessato a trovare una soluzione, visto che nessuna proposta l’Ufficio Tecnico aveva trovato, ma si sosteneva che stante le difficoltà finanziarie non si sarebbe potuto anche volendo sostenere l’investimento.
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Il 19/06/2013 l’Assessore ai LL.PP Maggioni indice una riunione a Ca’ Farsetti presente: Assessore e segretaria, 4 componenti ufficio tecnico: Gazzarri, Laurito e altri due, più un rappresentante di Insula; decidono di effettuare uno studio concreto mirato a realizzare il lavoro a spese della famiglia. Qui nascono diverse difficoltà; primo non è prevista una donazione per effettuare un’opera pubblica (!) secondo i servi scala non sono consigliabili perché carenti di manutenzione e vigilanza.
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Il 23/09/2013 sopralluogo dei tecnici LL.PP. su Ponte Priuli.
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I genitori di Anna il 29/09/2013 con una lettera all’Assessore ai LL.PP Alessandro Maggioni si offrono di sostenere in toto la spesa di un servo scala effettuando una donazione al Comune e di occuparsi della manutenzione ordinaria.
Passano diversi mesi e la giunta Orsoni cade.
- La famiglia si rivolge al Commissario Zappalorto, inviando una nuova lettera di impegno il 05/09/2014.
- Il 27/11/2014 incontro col DG Agostini che si fa paladino della proposta
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Sopraluogo di diversi incaricati (Ufficio Tecnico e Arredo urbano) per decidere il ponte più adatto a sostenere il servoscala: viene deciso per Ponte de Le Vele.
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Nell’ultima delibera di Giunta di Zappalorto si accetta la proposta di donazione e si delibera la realizzazione del Servo Scala.
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Viene indetta una gara per la fornitura e installazione dell’opera
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Il 26/06/2015 viene firmato l’atto di donazione rep. 131028 tra Comune di Venezia e Piero Pellegrini che norma la donazione e gli impegni reciproci.
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Il 30/06/2015 viene versata alla Tesoreria del Comune di Venezia la somma di € 18.000,00, donazione per acquisto di servo scala.
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Il 23/09/2015 nuovo sopraluogo (undici persone: quattro dell’ufficio tecnico, tre dell’impresa fornitrice, uno dell’impiantista elettrico, l’ing Cimoli di Insula e due per la famiglia di Anna); durante il sopraluogo si scopre che nessuno vuole assumersi la responsabilità per la installazione su un ponte di legno (Ponte De Le Vele) del servo scala; la ditta fornitrice perché si limita a fornire la macchina su opera predisposta dal Comune, il Comune che dice di aver delegato a questo Insula, l’ing. di Insula sostiene non rientrare nei suoi compiti la progettazione dei sostegni e rinforzi del ponte.
Il sopraluogo si conclude con un rinvio senza alcun “time limit” per dirimere le questioni progettuali e di fornitura
- 12/ 2015 sono trascorsi 7 anni dall’inizio delle operazioni, solo grazie a Zappalorto si è arrivati alla delibera autorizzativa, il contratto è stato firmato, il corrispettivo versato e nessuna speranza concreta di veder realizzato entro il 2015 il lavoro. -
15/ 3/ 2016 Inaugurazione del ponte… Anna si può muovere!!!!