Circolo Giuseppe Di Vittorio
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Venezia Città Metropolitana
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Rassegna stampa del Circolo Cannaregio
 
Città Accessibile
campagna per la mappatura delle barriere architettoniche
29/11/2015
Sanità e sociale, domani,
a Venezia Città Metropolitana
di Pierluigi Tamburrini
Un piano socio-sanitario accettabile nei principi, non nella programmazione. A segnarlo una proposta antidemocratica quale quella dell'Azienda Zero, poi sostanzialmente bocciata dagli stessi consiglieri di maggioranza. E lo scarso peso, in termini di risparmio, della riduzione delle Ussl a 7, una per Provincia. Proposta gravata, però, dall'essere stata sostenuta, in termini molto simili, dalla stessa candidata del centrosinistra alle ultime regionali.
È questo lo scenario essenziale sul nuovo piano socio-sanitario della Regione Veneto tracciato dal dott. Paolo Stocco, già direttore generale della Ussl 10, del responsabile sanità-welfare del Pd Veneziano Gabriele Scaramuzza, dal presidente del Codacons Veneto Franco Conte.
azienda "zero"?
Il dibattito rientra negli incontri organizzati dal Pd di Cannaregio che, in questo scorcio di autunno, ci hanno visti confrontarci con i lavoratori del Porto e con il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda.
Meno chiare le soluzioni future che, da un punto di vista del risparmio, dovrebbero secondo i relatori passare per la chiusura dei piccoli ospedali mentre, in prospettiva, dovranno tenere conto dell'aumento della popolazione anziana. «Se oggi gli ultra sessantenni sono meno del 30 per cento della popolazione e assorbono l'80 per cento della spesa sanitaria, tra 10 anni, quando saranno quasi il 40 per cento, ne assorbiranno il 105 per cento?» è il paradosso proposto da Franco Conte.
Attualmente la sanità assorbe il 70 per cento del bilancio regionale, con una spesa tra gli 8,7 e i 9 miliardi di euro. L'integrazione socio-sanitaria, peculiatà irrinunciabile della Regione Veneto, propone 0,5 posti letto ogni 1000 abitanti per il riabilitativo, 1,2/1000 per le strutture intermedie e 1/1000 per l'acuzie. Fortissimi, però, gli squilibri tra le varie Ussl, il cui dimensionamento è attorno alle 200/300mila persone, e dove la spesa pro capite media dovrebbe essere di 1626 euro annui.
squilibri
fra le ULSS
ed al loro
interno ?
«Già nella Città Metropolitana di Venezia assistiamo a sperequazioni fortissime tra Ussl tradizionalmente sotto-finanziate, quali la Riviera del Brenta e il Veneto Orientale – ha spiegato Scaramuzza - alle più finanziate, quali la Ussl 12, che però sconta un indebitamento profondissimo a causa del project financing dello Jona e dell'Angelo. Nel caso della Ussl veneziana servirebbe togliere le spese di ammortamento della finanza di progetto dal computo delle spese correnti». Sovrabbondandi i finanziamenti anche per alcune Ussl del Trevigiano e del Veronese, o per Chioggia. E l'unica spiegazione è «diverso peso politico tra i vari territori» ha tagliato corto Scaramuzza.
Molto critici i relatori, e anche la posizione ufficiale del Pd Veneto, sul pdl 23, che traccia le linee della nuova sanità regionale. «L'ipotesi più grave è la cosidetta Azienda Zero, una Ussl non territoriale cui sarebbe toccato “il governo della sanità della Regione e la sua programmazione” - coì Scaramuzza – Teoricamente la programmazione tocca alla politica, il governo alle aziende. Riunificare tutto in un unico ente significa portare tutto in capo al governatore che nomina il direttore Azienda Zero». La proposta, “incostituzionale” secondo Stocco, è in parte rientrata a seguito di dubbi nella stessa maggioranza, permanendone il ruolo di centrale di acquisti. «Serve certamente una centralizzazione degli acquisti, ma teniamo conto che può portare a penalizzazioni aziende locali, con impatti notevolissimi sul territorio» è il dubbio proposto da Stocco.
Ancora sul campo la proposta di riduzione delle Ussl a 7, una per Provincia. «Quanto vale? 90 milioni su 9 miliardi, l'uno per mille, secondo la maggioranza di centrodestra» riferisce Scaramuzza. «Una miseria, col risultato che verrebbe svilito il ruolo della Conferenza dei sindaci, quindi del territorio, dalla Sanità, quando i sindaci hanno la responsabilità sanitaria dei loro comuni, secondo legge» aggiunge Conte. «Non si risparmierà nemmeno quello - ha incalzato Stocco – Non porterà a risparmi ma a ulteriori spese perché le Usslsono strutturate in forma giuridicamente autonoma.
ULSS Serenissima?
dalla foce
del Brenta
alla foce
del Tagliamento?

Già l'unificazione dei programmi informatici avrebbe costi notevoli». Resta però il sostegno dato in campagna elettorale dal Pd a proposte analoghe di riduzione delle Ussl, come ricordato dal pubblico. Una scelta poco felice, secondo Scaramuzza, per il quale l'unica via per risparmi concreti è la chiusura dei piccoli ospedali. Ma resta il quesito principale. Al di là dei risparmi, queste riforme che beneficio hanno per i cittadini?

22/11/2015
Carissime e carissimi
 il nostro circolo di Cannaregio  fin da questa estate organizza momenti di informazione e riflessione inerenti temi  di politica locale. In questa logica abbiamo realizzato:
- 24 Luglio : Venezia da comune a città metropolitana con A.Vigneri, G.Corò, L.Romano, F.Sbetti e  S.Soriani
- 7 ottobre : Incontro con una cooperativa portabagagli del Porto di Venezia
- 9 novembre : La salvaguardia della laguna ed il futuro di Venezia con Luigi Zanda
Ora mercoledì 25 novembre alle ore 18,00 nel nostro circolo Di Vittorio in fondamenta degli Ormesini  abbiamo organizzato :
Sanità e sociale, domani, a Venezia Città Metropolitana
Con Bruno Pigozzo, Franco Conte, Gabriele Scaramuzza, Paolo Stocco. 
Cerchiamo di capire insieme cosa sta per accadere nelle nostre vite con tutti i cambiamenti che stanno avvenendo ed avverranno.
- al livello nazionale con i limiti nel finanziamento e la revisione dei livelli essenziali d’assistenza;
- al livello regionale con l’unificazione delle ULSS a livello provinciale e l’attivazione della USL “0”;
- al livello comunale con  tagli nel sociale.
Che influenza avranno tutte queste prospettive nelle nostre vite al livello della Città Metropolitana ed in particolare del Centro Storico e che proposte potremmo cercare di portare avanti come cittadinanza?
Ci sembra importante, come Circolo,  riuscire ad avere una panoramica con l’aiuto di vari punti di vista, per permetterci di sviluppare proposte anche in questo delicato settore e di diffonderle nel nostro territorio.
Venite ed invitate chi è interessato.
Marina Rodinò, segretaria Circolo PD Cannaregio

mercoledì 25 novembre
alle ore 18,00

circolo Di Vittorio
fondamenta degli Ormesini
Cannaregio 2715

Sanità e sociale, domani,
a Venezia
Città Metropolitana

Con

  • Bruno Pigozzo
    Consigliere regionale PD,
  • Franco Conte Presidente veneto Codacons,
  • Gabriele Scaramuzza, Responsabile sanità e welfare del Pd metropolitano,
  • Paolo Stocco Presidente della Società Cooperativa Sociale “Villa Renata”



Il Circolo di Cannaregio domanda:

In questa città e da molto tempo, nella sanità il Sindaco è assente: il Sindaco dovrebbe sentirsi responsabile della salute e dei servizi dei suoi cittadini?
Azienda ULSS Metropolitana: come fa un’area così vasta a rapportarsi con il territorio?Venezia è particolare e, anche per i servizi sanitari i trasporti sono determinanti. Ne sono coscienti i nostri amministratori?
I servizi e le risorse sanitarie devono essere distribuiti equamente nel territorio. Attualmente è così?
Sembrerebbero in forte aumento i pagamenti “di tasca propria” nella sanità e nel sociale. E' giusto in un sistema sanitario come il nostro?
La spesa procapite sanitaria è al di sotto della media europea. Perchè?
Come influirà la nuova organizzazione dei medici di medicina generale (Gruppi di Medicina Integrata)?

Le strutture alternative al ricovero ed in particolare alla Lungodegenza (Ospedale di Comunità e Unità Riabilitative Territoriali); perché saranno a parziale pagamento per tutti?

Perché nel territorio della Città Metropolitana sono ancora presenti ospedali di dimensioni troppo piccole e quindi insicuri?

Perché nella città di Venezia si è dato peso di più al contenitore (di cui siamo contenti) ma si sta trascurando il contenuto? Perché diminuiscono i primari del Centro Storico?

La Psichiatria a Venezia avrebbe cambiato strategia ed organizzazione non rispettando più la centralità del paziente ma privilegiando le prestazioni; quali sono le prospettive della psichiatria e dei servizi rivolti alle Dipendenze?

Con la crescita del numero degli anziani, è vero che la Regione non sta aumentando i contributi per questo settore?

Il Comune sta riducendo le attività sociali a favore dei più deboli? Quale sarà il loro futuro?
Piuttosto dell’Azienda ULSS “Zero” che centralizzerà gran parte dell’attività economica sanitaria, perchè non si torna ad un Sistema Sanitario Nazionale?

15/11/2015

Raccogliere idee per il prossimo congresso del Partito Democratico di Venezia
Giovedì  sera ho partecipato ad una riunione in via Cecchini, con altri segretari di circolo e rappresentanti vari del partito, presente il gruppo di studio porto e laguna, visto che la riunione era preparatoria ad una serie d’incontri di approfondimento dei vari progetti in campo sul porto.
La conversazione si era mantenuta a mio giudizio su un buon livello, dove erano emersi una serie di punti che credo siano condivisibili da tutti:

  1. E’ rilevante puntare e richiedere al governo un progetto complessivo per la portualità (al di là dei singoli progetti)
  2. E’ determinante come PD e città esigere un piano di funzionamento d’emergenza, fino alla determinazione di un progetto per il nostro futuro, e che salvaguardi la città ( partenze spalmate su più giorni, navi più piccole etc etc)
  3. E’ indispensabile al livello politico stabilire i paletti dell’intervento, o per usare un’ altra espressione stabilire il valore delle cose ( è per noi per esempio un valore  la salvaguardia della laguna oppure no!!!)

Gli interventi sono stati pacati e volti a chiarire, approfondire e cercare di capire meglio il contesto e la situazione attuale, citato più volte un po’ da tutti, l’intervento di Zanda.
Il gruppo di studio su porto e laguna ha a mio giudizio contribuito alla riflessione fornendo alcuni elementi : stato di presentazione dei vari progetti in campo sulla portualità, analisi dei flussi turistici legati alla crocieristica e loro interazione con l’economia locale, etc
Poi viene presentata  la proposta della segreteria di organizzare tre incontri per far conoscere ai circoli il dettaglio dei vari progetti sul tappeto.
Alcuni segretari richiedono che gli incontri siano rivolti a tutti gli iscritti PD o in alternativa almeno  ai consiglieri delle municipalità  interessati  all’argomento. La segreteria non accetta la richiesta e richiede che chi voglia porre domande precise  le faccia pervenire per iscritto al segretario comunale da qui a lunedì per presentarle poi in sede di presentazione.
La riunione volge al termine, quando la maggioranza (quattro su sei) degli integranti del gruppo di studio porto e laguna si scusa per doversi ritirare prima, ma saluta rimandando di ritrovarsi tutti lunedì 16  al primo incontro  con invitato Paolo Costa.
A questo punto la segreteria comunale  annuncia al gruppo di studio, inserito ed invitato in questa prima riunione preparatoria, che non sarà ammesso  a partecipare alla riunione di lunedì, perchè alla suddetta riunione sono posti dei paletti per quanto riguarda le presenze, e non sono previsti altri invitati  oltre ai Parlamentari regionali, ai Consiglieri Regionali, alla Segreteria Metropolitana, alla Segreteria Comunale, ai Consiglieri Comunali PD, ai Consiglieri Comunali lista Casson, ai Segretari di circolo del Comune di Venezia, ai presidenti e capigruppo in municipalità, ai coordinatori del gruppo mobilità e urbanistica……
Qui io ho cominciato a non sentirmi a mio agio, ho provato un incontenibile senso di insoddisfazione perché sinceramente, abbiamo (ci piacciano personalmente  o no) un gruppo di studio (con tecnici di alto livello), che dedica tempo e passione a questo tema, ma apparentemente non viene minimamente valorizzato e coinvolto nella vita di partito. Quella sera ho pensato che come partito forse, questo gruppo poteva illustrarci lui i vari progetti, invece di dover invitare gli sponsor degli stessi.
Da lì ho pensato che siamo alla porte di un congresso e che sentiamo proclami ed imput da illustri dirigenti, ma che forse anche noi come Maggioni, Mognato, Rumiz ed altri possiamo dire quello che vorremmo emergesse da questo momento, anche noi che non partecipiamo a correnti, ma siamo solo gente dei Circoli… ma poi  i circoli non erano il sale del PD? Ed allora cominciamo tutti insieme a scrivere quello che pensiamo e quale organizzazione e valore delle cose e strategie  vorremmo proporre.
Io inizio con alcune idee che mi passano per la testa e nascono dalla concretezza della mia esperienza quotidiana.
Per iniziare io vorrei che in una visione metropolitana il centro storico ed isole venissero valorizzati come il resto della città, questa valorizzazione deve essere fatta anche di ascolto e gesti, che vuol dire? Che per esempio per noi che viviamo qui, la laguna, le grandi navi ed il turismo sono tutti temi rilevanti tanto per la sopravvivenza fisica quanto per quella economica e dovete darci la possibilità di essere ascoltati e di poter raccontare al resto dei compagni di Venezia le nostre vulnerabilità, fragilità e speranze così come noi ascoltiamo per esempio le fragilità relative alla sicurezza di chi vive in terraferma.
Inoltre vorrei che si considerasse che la stessa distanza che c’è da Cannaregio (per esempio) a Mestre o Favaro è la stessa che intercorre tra Mestre o Favaro e Cannaregio ed allora si potrebbe per esempio pensare, che almeno uno dei gruppi di lavoro e commissioni che sono stati previsti per pensare al congresso, fosse convocato in una sede del centro storico, perché sarebbe anche un gesto di visione ed attenzione della città nella sua complessità e ci farebbe sentire tutti ugualmente parte del PD.
Poi vorrei che si trovasse un bandolo organizzativo dove nel rispetto della vita del partito e dei circoli, si stabilisse una volta per tutte che tutte le riunioni metropolitane fossero stabilite in data fissa. Vale a dire sempre nello stesso giorno (sia esso giorno settimanale o di fine settimana, ma fisso), così nei calendari dei circoli sarebbe chiaro questo tipo d’impegno a cui gli iscritti potrebbero  partecipare senza ledere o alterare la vita normale del circolo stesso. (Noi ad esempio ci riuniamo di mercoledì ed in quello stesso giorno ci sono commissioni a Mestre e chi va da una parte non può essere dall’altra, ma la stessa cosa accade in altri giorni).
Inoltre ci sono esperienze di vario tipo che nascono dalla base e  che devono essere dalla segreteria  metropolitana  o comunale valorizzate e diffuse tra i circoli come ricchezza della base del partito che esiste ed è vitale (penso a corsi di formazione, pagine web come la nostra ed altro). A questo collego anche la diffusione di tutti i saperi e competenze che molti nostri iscritti hanno e che non possiamo utilizzare tra tutti i circoli nel modo più consono, perché non c’è un raccordo che ci faccia conoscere le potenzialità, penso che da noi per esempio, abbiamo esperti dall’ambiente lagunare, dell’amministrazione pubblica, della sanità, giornalisti, animatori sociali etc. (per  esempio, penso che mi piacerebbe che qualcuno ci guidasse dal punto di visto storico e politico a capire cosa è accaduto in oriente e cosa succederà da noi dopo Parigi, sono sicura che ci saranno tra i tanti iscritti della nostra città metropolitana persone competenti, ma non lo sappiamo).
Ancora vorrei che quando si parlerà nel prossimo congresso di rappresentatività si vorrà far riferimento alle varie realtà territoriali e giammai alle “sensibilità politiche”, perché quelle si confrontano nei territori a partire dal concreto e servono  a costruire insieme una visione condivisibile di partito e non una trincea tra compagni veri e falsi, tra i rottamatori ed i rottamabili etc. etc. Per questo vorrei che i delegati ai congressi fossero delegati dei circoli e dei territori e non delle correnti e che quindi rappresentassero con chiarezza questi  e non quelle.
Ed ora compagni ed amici tutto il potere alle nostre visioni e vi invito a scrivere le vostre ipotesi per questo nostro Manifesto dalla base del partito.

12/11/2015

12 novembre

Cara Marina,
grazie di cuore a te e a tutti gli amici del circolo di Cannaregio!
Lunedì ho passato un bellissimo pomeriggio con voi e con gli altri veneziani presenti all'incontro. Quando dovessi ripassare da Venezia, verro' a trovarvi.
Cari saluti a tutti voi.
Luigi Zanda

 
08/11/2015

Carissime e carissimi,
In questi ultimi giorni abbiamo avuto certa visibilità come circolo di Cannaregio sia per l’invito al Senatore Zanda, sia per la campagna contro le barriere architettoniche che abbiamo portato avanti durante l’estate.
L’incontro con Luigi Zanda, va detto, se pur partito da questo circolo di Cannaregio si realizzerà in accordo e supporto con tutti i circoli di Venezia Centro storico ed isole, e questo a mio vedere da maggiore valore al momento.
Da maggiore valore perché molti di noi pensano ad un partito che faccia politica a partire dal proprio territorio e che in catena di trasmissione con le strutture ed i dirigenti intermedi arrivi ad essere ascoltato ed a comunicare con il livello nazionale.
Circoli che ascoltano le fragilità, le vulnerabilità, i progetti, le speranze delle vite delle persone e che cercano di accompagnare le possibili risposte e proposte della cittadinanza. Circoli che fanno politica dal concreto della difesa dei diritti (da quello dell’accessibilità, a quello della salute, della casa, del lavoro, dell’educazione e della difesa dell’habitat in cui viviamo). Circoli che cercano di approfondire e poi discutere, non per imporre ma per capire di più tutti insieme, ed arrivare ad una visione il più possibile condivisa.
Circoli insomma che credono che dal locale al globale un altro mondo è possibile.
Inoltre circoli vivi, di gente che come può partecipa e si impegna con passione a partire delle proprie abilità ed interessi e che tutti insieme stanno dando la visione concreta che un partito c’è ed è vitale.
Vediamoci tutti lunedì 9 novembre pomeriggio alle 17 alla sala San Leonardo per accompagnare ed ascoltare il Senatore Luigi Zanda.
Poi mercoledì  11 novembre dalle 9,30 appoggiamo lo SPI CGIL, che sulla Strada Nova davanti alla nostra sede Anita Mezzalira a Santa Sofia,  sarà presente per la  campagna che riguarda il controllo delle pensioni, in particolare delle pensioni basse che avrebbero diritto ad una serie di prestazioni e integrazioni che però vengono date solo su richiesta dell'interessato, che spesso non lo sa nemmeno: si tratta di integrazione al minimo, di assegno sociale, di bonus annuale, di quattordicesima, di assegno al nucleo familiare ed altre possibili integrazioni.
Mercoledì  11 novembre dalle 18,30 vediamoci per la consueta settimanaleriunione di circolo aperta nella nostra sede Mezzalira a Santa Sofia per poter 

  • valutare insieme la riunione con il Sen. Zanda 
  • comunicare le novità sulla campagna contro le barriere architettoniche, 
  • definire gli incontri che stiamo organizzando sulla città metropolitana, 

il primo dei quali sarà  mercoledì 25 novembre alle 18,00 al circolo Di Vittorio agli Ormesini, su “Sanità e sociale dalla prospettiva della città metropolitana” con l’intervento di politici, operatori e utenti…
A presto
Marina Rodinò

06/11/2015

COMUNICATO
Noi segretari dei Circoli PD del Centro Storico e Isole abbiamo letto con stupore misto a sgomento le dichiarazioni di Alessandra Moretti apparse oggi sulla stampa locale in relazione al problema della crocieristica a Venezia.
Alessanda Moretti afferma, senza alcun preventivo confronto con i legittimi organismi del Partito Democratico, di appoggiare come soluzione migliore il progetto del canale Tresse Nuovo avanzata da Costa e Brugnaro.
Ancora una volta Alessandra Moretti esterna posizioni del tutto personali non condivise e non condivisibili dal Partito Democratico veneziano.
I circoli del Centro Storico e Isole hanno già pubblicamente sposato la tesi che in alcun modo debba venir alterato l'ecosistema lagunare e che nuovi canali non debbano essere scavati.
Nel riaffermare comunque la posizione ufficiale del nostro Partito circa la necessità di un confronto, da svolgersi negli organismi competenti, tra tutti i progetti presentati per giungere nel più breve tempo possibile ad una scelta che, coniugando sia le esigenze occupazionali che quelle ambientali, sia comunque coerente e rispettosa di quanto previsto dalle norme vigenti: Legge Speciale per Venezia e Pat del Comune di Venezia (art. 35 bis), ci vediamo quindi costretti a dichiarare che in alcun modo riteniamo che Alessandra Moretti possa considerarsi rappresentante nostra e degli iscritti ai nostri Circoli.
Andrea Martini (Circolo Dorsoduro, S.Polo, S.Croce)
Giorgio Isotti (Circolo Giudecca)
Tiziana Gregolin (Circolo S. Marco)
Giuliana Domestici (Circolo Castello)
Marina Rodinò (Circolo Cannaregio)
Marco Michieli (Circolo Lido)
Alessio Molin (Circolo Burano)
Riccardo Stellon (Circolo Murano)

25/10/2015

"Comune di Venezia - Linee programmatiche 2015-2020"
No Sindaco no. Non ci siamo!

Nella riunione del circolo di Cannaregio del 21 ottobre abbiamo messo in comune alcune riflessioni sulle linee programmatiche del Comune e vorremo contribuire al dibattito con le seguenti annotazioni.
Per iniziare troviamo tutto il documento sostanzialmente superficiale e privo di quelle declinazioni e specificazioni che rendano il progetto sostenibile e finanche fattibile in alcune sue enunciazioni.
Sono presenti inoltre alcune imprecisioni, alcune confusioni di ruolo per esempio tra quanto è di interesse del Comune di Venezia e quanto lo è della Città Metropolitana, o quanto può esserlo di un Comune rispetto ad altre scelte che competono ad altre istituzioni e livelli.
Quelli che seguono sono pochi punti su cui ci siamo soffermati e che appunto vorremo segnalare.

Sicurezza  

Incremento della presenza delle forze dell’ordine e collaborazione con le associazioni per garantire il controllo nelle abitazioni private e nei quartieri per mezzo di procedure operative avanzate;
Cosa si intende per associazioni private  (le ronde padane?)? Queste ultime associazioni di cittadini possono entrare nelle abitazioni private? E’ legale comunque questo tipo di associazioni ed il loro eventuale operato?

Sviluppo economico e lavoro

-Rilancio dell’area di Porto Marghera a partire dall’applicazione dei protocolli già sottoscritti con l’uscita dal SIN e garantendo tempi costi e procedura certe per le bonifiche.
- Adozione Piano Urbanistico per lo sviluppo verticale delle città della terraferma, con il contestuale  recupero delle periferie, ricucendo il tessuto urbano e superando le barriere ferroviarie e stradali, i vuoti urbani e i quartieri popolari isolati.

Come può essere possibile che il comune di Venezia esca dal SIN? Come può intervenire il comune da solo in temi come le bonifiche, proprio lì dove è necessario un raccordo con un livello nazionale? Banalmente su chi ricadrebbero i costi delle bonifiche?
Quale è il piano urbanistico di cui si parla?

Anziani e sociale

Tutelare e migliorare il livello dei servizi sanitari e sociali;
Rafforzare i collegamenti con l’ospedale e i distretti sanitari;

Innanzi tutto ci colpisce che i collegamenti in questione non sono relativi ai servizi sanitari (prelievi, assistenza, etc.) ma ai mezzi per raggiungere i centri visto che la delega è alla mobilità e trasporti?
Ed i tagli sull’assistenza? Non sono un problema del Comune?

Qualità della vita
- Creazione di un servizio di allerta per rischio idraulico che avvisi nel caso di previsioni di fenomeni metereologici con intensità tale da poter determinare diffusi allagamenti nel territorio e di un servizio maree;
Ma non esisteva già?
Bilancio

- Predisporre operazioni straordinarie per ridurre il disavanzo di bilancio e mettere in ordine i conti pubblici;
- Revisione dell’assetto amministrativo e del ruolo delle Municipalità secondo criteri di efficientamento, centralizzando alcune funzioni fondamentali;

Sul primo punto siamo tutti d’accordo, ma il problema è come si ottengono questi obiettivi? Non è possibile non declinarne in modo esplicito le modalità!
In sostanza che capacità ha l’attuale giunta di fronteggiare le problematiche? Che si indichino le risorse economiche, quelle umane e si definiscano responsabili.
Sul punto della Municipalità è talmente evidente da una parte la scelta politica di annullamento di un’istituzione non considerata evidentemente amica e  dall’altra anche dell’ignoranza totale su quale è il ruolo di una Municipalità!

Infrastrutture
- Favorire gli investimenti sostenibili su porto, aeroporto e altri settori, come turismo e logistica;
- Mantenere l’arrivo delle navi da crociera alla Stazione marittima;
- Promozione della “variante Tresse est” e del canale Vittorio Emanuele;
- Connessione della Stazione Ferroviaria di Mestre e dell’Aereoporto con Alta velocità;
- Sviluppo dell’area attorno all’Aeroporto (quadrante Tessera) integrandolo con la vocazione agricola del territorio circostante;

I punti sul porto e sul canale Vittorio Emanuele, appaiono un’evidente forzatura, in vista che esiste una mozione del Senato e che comunque la bocciatura da parte del TAR della proposta del canale Contorta getta problemi di compatibilità anche con lo scavo di altri canali. Comunque sarebbe rilevante investire più che su grandi opere sull’efficientamento della funzionalità dei servizi portuali.
Ci sembra che non rientri inoltre nelle competenze di un comune stabilire le fermate dei treni ad Alta Velocità, così come non capiamo come si possano integrare le attività aeroportuali con la vocazione agricola del territorio.
Ambiente paesaggio ed animali
- Blocco dell’ iter istitutivo del Parco della Laguna Nord
Curiosa questa decisione, che contravviene quanto già approvato al livello regionale e dalle precedente giunta comunale. La domanda spontanea è perché?
Il problema è che non esiste per questa zona un progetto, quindi cosa propone il sindaco per questa ampia zona che va da Lio Piccolo a Musile?


   
"Comune di Venezia - Linee programmatiche 2015-2020"
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04/10/2015 SERRACCHIANI:
«I CIRCOLI DEVONO ESSERE LUOGO DI DIBATTITO»
«I nostri circoli, che forse torneremo a chiamare sezioni, devono fare un lavoro in più. Devono essere luogo di dibattito ed elaborazione» è uno dei passaggi chiave, per quanto riguarda la vita di un circolo, dell’ampio intervento di Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd e presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, al Palaplip di Mestre lunedì 28 settembre. Allo stesso modo dell’impietosa analisi del voto: «Abbiamo straperso in Veneto e a Venezia. Quanti si sono sentiti tolta da sotto la sedia che in realtà ancora non avevano? Perché noi siamo così. Parliamo di poltrone già prima delle elezioni» e ancora «Voglio fare un invito, se posso. Non è complicato essere leader di partito quando si vince, lo è molto di più se si perde. Se a non rinnovare la tessera è un militante è un conto. Se è un dirigente a buttarla è ben altro. E ci si chiede cosa ci sia stato a fare quel dirigente finora». Per inciso l’intervento rispondeva a un’osservazione di Alessandra Miraglia su Casson. «Non sempre ho le stesse idee del partito. Un esempio? Io non sarei per le unioni civili ma per i matrimoni gay. Quando non sono d’accordo esprimo il dissenso ma quando il partito decide mi adeguo. Altrimenti che ci sta a fare?» è stata la conclusione di uno dei passaggi più applauditi.
Nello specifico, invece, la risposta sui circoli riguardava la buona scuola e, più in generale, le perplessità, espresse da Antonino Cossidente, su “una doppia versione del partito democratico, quella che considera i circoli e quella che li ignora" con riferimento soprattutto al governo Renzi. «Va riconosciuto che questo paese sta cambiando – ha replicato Serracchiani - Le riforme non hanno nemmeno valenza elettorale. Qualcuno ci ha detto di fermare la buona scuola prima delle elezioni, ma abbiamo preferito andare avanti. Ma quanti criticano la buona scuola poi la hanno effettivamente letta? I circoli potrebbero dibattere, elaborare sulla buona scuola. Quanto ne avete parlato?» si chiedeva la vicesegretario. Ma, al di là dello specifico, elemento che ci interessa è il ruolo dei circoli come luogo di dibattito e di formazione. Ovvero una delle funzioni principali che noi stiamo cercando di rafforzare nel nostro circolo di Cannaregio. Inoltre non sottovaluterei quell’inciso, in cui si richiama il nome “sezione”. Un termine, ne sono certo, che a molti, compreso chi scrive, è decisamente più caro rispetto a “circolo”.
Riguardo la politica nazionale, Serracchiani si è detta decisa sulla riforma elettorale. «Non la cambiamo – così a fronte di una richiesta da parte di Stinà di valutare se il premio di maggioranza potesse essere conferito per coalizione e non per lista - Abbiamo fatto questa scelta per dare stabilità. Guardo sempre con grande fatica alle coalizioni. Vi ricordate il gruppo unico con Sel? Mai fatto. Vorrei far mantenere il premio alla lista per tenere la centralità dei partiti». E, relativamente a Verdini, altro tema caldo, ha aggiunto: «Ma come abbiamo avuto questa maggioranza? Noi a febbraio 2013 non abbiamo vinto. Con Monti eravamo insieme a Verdini. Abbiamo votato insieme la Fornero e i sindacati non hanno fatto un'ora di sciopero. Il passaggio dal governo Letta al governo Renzi non è stato indolore. Questa legislatura ha senso solo se si fanno le riforme. Siamo partiti dalle più difficili. La riforma del Senato, col superamento del bicameralismo perfetto, è attesa da decenni. Enrico Berlinguer lo diceva nel 1984. Il PCI diceva di essere il partito più radicale sull’assetto istituzionale, l’unico che voleva il monocameralismo».
La discussione ha toccato numerosi altri temi, dai migranti alla sanità, ampiamente coperti dalle cronache dei giornali locali il giorno successivo. Ho preferito, perciò, focalizzarmi su ciò che era sfuggito ai cronisti e interessasse maggiormente la vita del circolo.
Pierluigi Tamburrini
27/09/2015
un partito di tutti:
eletti ed elettori e nel quale gli iscritti ed i circoli contano

La segreteria del  senatore Zanda  ci ha  chiamato giovedì mattina, per dirci che dal  momento che in Senato si è deciso di proseguire con votazioni ad oltranza fino al 13 ottobre, Il senatore, non potrà essere qui per il 2 Ottobre come previsto.
Ci siamo rimasti male, perché trovavamo interessante ascoltare il punto di vista di un esponente così eminente del nostro partito e che oltretutto dal 1986 al 1995 è stato presidente del Consorzio Venezia Nuova, concessionario dello Stato per gli interventi di riequilibrio ambientale e di difesa di Venezia e della sua laguna.
Ma capiamo che il momento è difficile, anche se ci aveva lasciati perplessi, ricevere di prima mattina di quel giovedì, la convocazione ad una riunione, da parte del segretario metropolitano per lo stesso giorno e praticamente la stessa ora: ai componenti la Direzione Metropolitana, agli invitati permanenti, ai componenti la Commissione di Garanzia, ai Segretari di Circolo, Comunali  e di Zona.
Inoltre ci aveva lasciati sorpresi la lettura dell’articolo uscito il 24 settembre sul “Corriere del Veneto” dal titolo: Crociere, PD a raccolta in Senato… (*)
Non nascondiamo che la prima idea sia stata che oltre alle difficoltà con il voto al Senato ci potesse essere anche un accordo preso altrove tra “maggiorenti” e dove come spesso accade la base degli iscritti è solo di contorno.
Lo diciamo alla portavoce del Senatore Zanda … lei non ha letto l’articolo, ci ribadisce il problema voto come unico impedimento. Dopo venti minuti ci richiama, il Senatore e lei hanno letto l’articolo, lui ribadisce, mi dice la portavoce, che la sua visione sulla possibile soluzione per la portualità a Venezia non è mutata e che appena libero, se il circolo di Cannaregio che organizza l’incontro vorrà ancora invitarlo, verrà per raccontare la sua visione.
Ci lasciamo con un: ”il senatore è in sala e sta votando, mi ha detto di dirle che la chiamerà appena potrà”.
Venerdì mattina chiama di “persona, personalmente” il Senatore Zanda. Telefonata cordiale e più che cortese. Dispiacere per la situazione creatasi in Senato, ma come non capirlo, certa sfumatura ironica (forse colta solo da me) da come è stata riportata dal Corriere del Veneto la riunione con i dirigenti locali, non peraltro convocata da lui ma richiesta da loro. La sua posizione molto chiara, espressa quest’estate sulla stampa e su cui non torna indietro.
Grande amore per Venezia ed una visione complessiva per qualunque grande opera in questo nostro paese in cui è necessario valutare e prendere in visione i tre aspetti da lui citati per la nostra laguna: ambientale, dei beni culturali e della valutazione scientifica economica delle infrastrutture.
Gli dico quello che molti di noi pensano; non deve essere  una guerra di religione, ma una valutazione pacata proprio dei tre fattori che lui cita.
Ci lasciamo con la sua ferma intenzione di venire appena può. Finita la votazione il 13 ottobre, si entrerà infatti nella sessione di bilancio e quindi sarà disponibile a Novembre.
Il nostro incontro di approfondimento con lui è solo rimandato ed il titolo da lui stesso suggerito sarà sempre:
L’equilibrio della laguna ed il futuro di Venezia
Vorrei inoltre dirvi che questa sua telefonata mi ha dato una grande speranza, non solo per l’attenzione a Venezia, che quindi non è solo un fatto locale tra nicolotti e castellani, ma anche perché questo nostro Dirigente (e lo scrivo con la D maiuscola) ci ha fatto sentire che noi iscritti dei circoli “valiamo” ed abbiamo il diritto di informarci, riflettere sulle cose e dire anche la nostra.
Insomma siamo parte di un partito di tutti: eletti ed elettori e nel quale gli iscritti ed i circoli contano collaborando a scrivere la linea e la storia del partito e della città.
Marina Rodinò

(*) link all'articolo del Corriere del Veneto - 24/09/2015  
03/09/2015
il PD di Venezia aderisce
Marcia degli uomini (e delle donne) scalzi/e per un cammino di civiltà: appuntamento  11 settembre ore 17.00 Lido di Venezia

E' arrivato il momento di decidere da che parte stare.
E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa.
Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro.
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà.
E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.
Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.
Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d'Italia e d'Europa.

Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti 
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
02/09/2015

Prima riunione dell’anno sociale, 20 presenti tra iscritti e simpatizzanti.
Dopo uno scambio di visioni ed opinioni su quanto in questi giorni si sta vivendo con l’emergenza profughi, passiamo ai punti previsti nell’odg

Campagna contro le barriere architettoniche

Si sono raccolte 23 segnalazione, tutte meno 1 (Istituto Sherman) qui a Cannaregio , siamo in attesa di segnalazioni che i sestieri di Castello e Giudecca ci daranno a breve ed inoltre Cecilia Tonon ha aperto il dialogo con un’associazione  di  San Polo che si occupa del tema. Decidiamo di allestire un banchetto divulgativo per i cittadini nei prossimi giorni e quindi di procedere ad inoltrare i nostri dati agli uffici competenti del comune, della municipalità e dell’ULSS.

Campagna per il tesseramento PD 2015

Abbiamo ricevuto un sollecito da parte della segreteria Metropolitana che tra l’altro ci ricorda che in previsioni dell’imminente congresso sarà importante conoscere il numero egli iscritti.
Abbiamo discusso sull’opportunità di non limitare la partecipazione al congresso ai soli iscritti del 2015, anche perché per rinnovare questo nostro partito è necessario potersi rapportare con un numero il più ampio possibile di cittadini che credano nel Partito Democratico. Si decide quindi di far conoscere alla segreteria metropolitana questa nostra visione e di organizzare nel contempo due serate d’incontro (una a Mezzalira e l’altra alla Di Vittorio) per invitare chi vuole ad iscriversi e soprattutto a partecipare.
Analizzando il panorama delle iscrizioni, si è commentata la decisione del nostro iscritto Felice Casson di non riscriversi al PD, ma di restare come senatore dello stesso a Roma. Dal momento che tutti i presenti si sono attivati in prima persona per promuovere la campagna elettorale che vedeva Casson nostro candidato si è proposto di invitarlo, qui nella sua sezione, per spiegare a noi suoi compagni di circolo le regioni della sua scelta. Si decide di scrivere quindi una lettera per invitarlo ad un incontro con noi. Adriana Maschietto chiede che la proposta vada ai voti e si approva con il voto favorevole di tutti i presenti e contrario di Adriana Maschietto.

Incontri di formazione a partire dalla città metropolitana (e non solo)

vengono proposti alcuni temi emersi dall’incontro realizzato dal nostro circolo in luglio e si stabilisce di realizzare una serie di momenti formativi relazionati alla Città Metropolitana: identità e barriere culturali del territorio, la struttura della città, la mobilità nel territorio della città, raccolta e smaltimento dei rifiuti, l’aspetto ambientale, ed inoltre si propone di inserire il programma di accorpamento delle ULSS e le funzioni delle attività già del Magistrato delle Acque. Si decide di porre come punto principale della prossima riunione di circolo, prevista per il 9 settembre al circolo Di Vittorio la definizione del programma d’incontri (che saranno aperti a tutti gli iscritti e simpatizzanti degli altri circoli di Venezia) e della loro metodologia.

  1. Il nostro contributo nell'ambito delle notti rosse  che realizzeremo con la fondazione Rinascita in ottobre
    Il circolo del PD ed il circolo ARCI Franca Trentin Baratto parteciperanno alla manifestazione  “ le notti rosse” che si terrà nei giorni 16, 17 e 18 ottobre. Per il giorno 16 tutti luoghi ( circoli di partito o associazioni culturali) saranno aperti ed è prevista la seguente attività :
    … passeggiando per i luoghi della sinistra veneziana
    Venerdi 16 ottobre dalle 18,00 alle 21
    Aperitivi, cicchetti, racconti e mostre
    Noi saremo aperti alla Mezzalira, dove L’ARCI organizzerà l’aperitivo e dove inviteremo (abbiamo già contattato l’ANPI, ma si potrà ampliare le presenze ) a raccontare le storie della partecipazione e della passione che hanno connotato queste sedi.
    Per Sabato 17 ottobre invece presenteremo lo spettacolo  (a cura del circolo Arci-Franca Trentin)
    musica popolare e tradizionale: BISTROT, recital di canzoni e poesie, parole e musica dei "maudits" del '900
    Si approva con voto palese ed unitario di contribuire, come circolo PD, con 200 euro al finanziamento dello spettacolo previsto per sabato
  2. Incontro con il senatore Luigi Zanda

Decidiamo di procedere con l’organizzazione dell’incontro con il senatore Luigi Zanda e rimaniamo in attesa di una sua indicazione di data che sarà per la seconda metà di settembre e che dipende dal calendario d’attività del senato.
Si approva l’incontro con voto palese ed unitario e si decide di investire nella diffusione dell’evento.

27/08/2015 No creo que seamos parientes ni muy cercanos, pero si usted es capaz de temblar de indignación cada vez que se comete una injusticia en el mundo, somos compañeros, que es más importante.”
" Che" Guevara

"Non credo siamo parenti e neanche conoscenti, però se lei è capace di fremere d'indignazione ogni volta che si commette un'ingiustizia nel mondo, allora  siamo compagni, che è ancora più importante" 


Carissime e carissimi,
riprendiamo il nostro cammino collettivo a partire da  Cannaregio e cerchiamo di "fare politica" ponendo attenzione a tutto quanto ci colpisce ed anche ci indigna nel nostro vivere quotidiano. Ho scelto la frase di Che Guevara come incipit e vi prego di non cominciare a dirmi che non si può usare la parola compagno...mi riferisco ad uno spirito di condivisione e viaggio che va ben oltre l'utilizzo ideologico del termine.
Comunque quello che ci unisce è proprio questo sentimento d'indignazione per il calpestio dei diritti qui da noi come nel mondo.
Questo immenso cimitero in cui si sta trasformando il mediterraneo, la necessità di regolare e nel contempo di accogliere, la distruzione della bellezza, della cultura e della nostra storia e la complessità della questione mediorientale, il degrado delle istituzioni ed il dilagare delle mafie, l'assurdo delle barriere architettoniche che ledono i diritti dei nostri concittadini con problemi deambulatori, le nostre scuole dove i minori stranieri e più fragili in generale non trovano l'adeguata attenzione, i nostri anziani soli e dimenticati, le scelte di tagliare sul sociale del nostro comune....
Tutti problemi che vanno affrontati insieme nella loro complessità. Non servono solo campagne di pura opposizione, non serve una visione parziale, non è giusto rimuovere e basta un problema... poniamo attenzione, facciamoci  pervadere da sana indignazione e riflettiamo insieme a come e cosa proporre, rispettandoci e cercando un bandolo comune.
Intanto incontriamoci mercoledì 2 settembre al circolo Mezzalira a Santa Sofia alle 18,30 (le nostre riunioni, come sempre aperte ad iscritti e simpatizzanti, salvo modifiche congiunturali, seguiranno tutto l'anno al mercoledì in forma alternata nella sede Mezzalira e nella sede Di Vittorio):
  • facciamo il punto sulla campagna contro le barriere architettoniche (fino ad ora 23 segnalazioni), 
  • organizziamo la campagna per il tesseramento PD 2015, 
  • programmiamo, come proposto, incontri di formazione a partire dalla città metropolitana (e non solo)
  • presentiamo il nostro contributo nell'ambito delle notti rosse  che realizzeremo con la fondazione Rinascita in ottobre
  • coordiniamo con i circoli del centro storico interessati e organizziamo, come richiesto da un gruppo di nostri iscritti, un incontro con Luigi Zanda (che si è reso disponibile) per la seconda metà di settembre per parlare e riflettere :
      • sull'assurdo ruolo censorio del comune nei confronti di  una mostra fotografica, per altro programmata dallo stesso comune
      • sulla fragilità e vulnerabilità di questa nostra città ed al suo ecosistema.
      • per la ricerca alle soluzioni che pur salvaguardando le attività produttive legate alla croceristica, determinanti per la nostra città, abbiano uno sguardo alla complessità del problemi e delle proposte
Vi aspetto
Marina

PS non tralasciate intanto "i cinguettii" del nostro  sindaco Luigi Brugnaro!!!
24/07/2015

Nell’imminenza del voto del 9 agosto per l’elezione del consiglio metropolitano,
il partito Democratico di Cannaregio organizza un incontro su un argomento tanto discusso quanto poco noto:

Venezia verso la città Metropolitana
Intervengono: La giurista Adriana Vigner, il professor Luca Romano, iIl professor Giancarlo Corò
l’architetto Francesco Sbetti ed il professor Stefano Soriani
Venerdì 24 luglio, alle ore 18,00 | Scoletta dei Calegheri a San Tomà

filmato girato e montato da Loredana Spadon
Mi fa piacere condividere con ognuno di noi la soddisfazione per la buona riuscita dell'incontro sulla Città Metropolitana con la presenza dei relatori Adriana Vigneri, Luca Romano, Giancarlo Corò, Francesco Sbetti e Stefano Soriani e i complimenti che ci ha rivolto il segretario Rosteghin con un sms inviato pochi minuti dopo la fine del convegno. 
Riempire una sala di circa 50 persone (tra cui il direttore di Ava Claudio Scarpa, il segretario Stradiotto, i consiglieri Pellicani, Pelizzato e Sambo, l'arch. Zordan...) il 24 luglio è un dato confortante.
Soprattutto questo convegno, la prima attività del Circolo di Cannaregio dopo le elezioni, è stato frutto di un lavoro corale. 
Da Francesco Pedrini per i contatti con i relatori a Giorgio Tommasi per la gestione della sede, da Antonio Rosino e Tiziano Ballarin per aver gestito il tazebao a Sandro Moro e Cecilia Tonon per i suggerimenti e i consigli, da Loredana Spadon per le riprese a Jacopo Molina per la domanda di occupazione di suolo pubblico. Fino, ovviamente, al segretario Marina Rodinò per la supervisione e al webmaster per la gestione del sito e la comunicazione.  Sicuramente sto dimenticando qualcuno, e non me ne voglia. Spero di compensare ringraziando anche tutti coloro che sono intervenuti come pubblico. Perchè anche essere venuti semplicemente ad assistere è stato un modo per essere comunità.
Pierluigi Tamburrini
Cannaregio
Venezia