Aria giacobina

  • di Marina Rodinò –

Ma come è possibile che ci sia un totale immobilismo?

Nessuno dice nulla? Leggi flessibili, porti chiusi, soluzioni economiche che favoriscono i più ricchi, 20.000 lavoratori dell’ILVA in attesa del baratro o forse no, e via dicendo, senza contare la volgarità dilagante ed il dispregio delle istituzioni, perchè al di là di come la si veda sulla questione tecnica dell’esecuzione delle grandi opere, dire al presidente del Parlamento Europeo, parlando appunto delle grandi opere, “è finita la mangiatoia”, è una volgare cialtronata. In realtà è qualcosa di più che fa il paio con altre uscite di stampo “gialloverde”, con il continuo denigrare la classe politica “oziosa, approfittatrice e corrotta”, attenzione perchè se è vero che bisogna combattere la corruzione, gli sprechi e gli interessi privati è altrettanto vero che questi atteggiamenti sono la porta d’entrata al fascismo vero e proprio, quante assonanze con espressioni in precedenza usate da altri “Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto”

L’ondata di sdegno popolare non risparmia nessuno, gli immigrati, i buonisti, chi vuol far vaccinare i figli ( meglio le classi con gli immunodepressi), chi non è d’accordo con la flat tax perchè non trova che sia una misura di giustizia sociale, chi non è favorevole all’abolizione della legge Mancino perchè il fascismo è stato ed è un crimine, chi sente che nel nostro paese ci sia un processo di xenofobia dilagante… e non parliamo poi di quelli del PD dove nei social e non solo c’è questa continua cantilena, amici delle banche e della finanza internazionale, amici delle multinazionali farmaceutiche, senza contare espressioni del tipo “ dovete morire avete finito di fare danni, ladri in galera dovete stare” e così via. Mi ricorda una filastrocca popolare della rivoluzione partenopea, dove ci si beffava dell’esecuzione avvenuta nell’agosto del 1799 nella piazza del mercato di Napoli della nobildonna e rivoluzionaria Eleonora de Fonseca Pimentel . “A signora ‘onna Lionora che cantava ‘ncopp’ ‘o triato mo abballa mmiez’ ‘o Mercato” ( La signora donna Eleonora, che cantava a teatro ora balla in mezzo al mercato).

E’ chiarissimo che comunque gli elettori Italiani hanno chiesto di cambiare rotta è altrettanto chiaro che come diceva nel 1965 Papa Paolo VI ad un raduno di giovani: “se saprete capire e cambiare il futuro vi salverete, altrimenti perirete tutti” e quindi o noi, e qui parlo del nostro partito, riusciremo a vedere il futuro  e quindi proporremo un cambiamento sostanziale, fuori da ideologie e tabù precostituiti  o non ce la faremo a bloccare questa deriva.

E’ però altrettanto chiaro che intorno a noi nessuno si oppone ( e non parlo solo dei partiti), si minaccia il lavoro ( ILVA, ma anche le grandi opere, ma anche attraverso la legge per la dignità ed il reddito di cittadinanza)  non sconcerta la banalizzazione del fenomeno fascista, si dichiara che sarebbe logico chiudere il parlamento, si minaccia di quarantena i bambini vaccinati, etc … solo parole direte voi, ma le parole hanno un peso e poi è anche importante chi le dice. La cosa che mi perplime profondamente e che nessuno dica nulla, ma dove sono ora l’ANPI, i Sindacati, i giuristi democratici, la raccolta di firme degli intellettuali e gli artisti….ha ragione Saviano; ora io sento un silenzio terrificante, mi sembra quasi la canzone di de Andrè “ la domenica delle salme fu una domenica come tante il giorno dopo c’erano segni di una pace terrificante”.

Marina

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