Piccole soluzioni ai nostri problemi

Nulla di nuovo si dirà. Eppure scopriamo ogni giorno che l’istinto di sopravvivenza dei veneziani riscopre la capacità di vivere nella città anche attraverso piccole iniziative che devono far pensare.

Lo hanno dimostrato ultimamente le associazioni che hanno organizzato il “Disnar” della Storica, i giovani che hanno messo in moto l’iniziativa “Ocio ae gambe che go el careo”.

Ma girando per Cannaregio si trovano piccole soluzioni che fanno pensare; soluzioni che si potrebbero copiare per alleggerire alcuni problemi:

  • Lotta biologica a magoghe e pantegane: iniziativa del Paradiso Perduto
    Paradiso Perduto: 7:45 del mattino, i gatti hanno appena terminato il lavoro
    Paradiso Perduto: 7:45 del mattino, i gatti hanno appena terminato il lavoro

    Prendi tre gattini e mettili in fondamenta quando tiri fuori le “scoase” e osserva i gabbiani che si tengono a debita distanza approfittando del vicino ristorante che non ha adottato tale metodo.

    E’ ciò che già funzionava a Venezia nel passato. Gatti sulle fondamenta, nelle calli e anche sui tetti dove nidificano i gabbiani.

    Perché no?

    Parlando con un esperto questi indica

    Intanto nel ristorante vicino alla stessa ora ...
    Intanto nel ristorante vicino alla stessa ora …

    va che tale soluzione congiuntamente ad una diversa metodologia della raccolta dei rifiuti, porterebbe certamente a ridurre il problema.

    Ma il significato che vogliamo dare è che qualche cosa si può fare! Anche nella nostra vita quotidiana.

    La conferma ci è arrivata osservando un’altra piccola soluzione ad un problema che abbiamo sollevato più e più volte.

 

 

  • Un negozio, ha elaborato una semplice soluzione per garantire l’accessibilità:
    Rampetta mobile per disabili
    Rampetta mobile per disabili

    Costruire una rampetta mobile dotata di due maniglie,  installarla la mattina all’apertura e riporla la sera.
    Niente di più semplice.
    Probabilmente neanche troppo costosa.
    Potrebbe essere costruita anche da artigiani della metallurgia a Cannaregio stesso.
    Il comune potrebbe stimolare i commercianti ad installarla ed alcune categorie potrebbe essere obbligate (ad esempio le farmacie, gli alimentari e le banche).

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    Come si può vedere sono soluzioni dettate dall’iniziativa di alcuni, ma potrebbero moltiplicarsi.
    Pensiamo a cestini all’esterno di pizzerie al taglio e bacari, alla cura di spazi verdi effettuata dal vicinato come in Campiello de la Cason, ai numerosi “posaceneri” posti all’esterno di ristoranti, alla cura di “edicole” di santi sparse in tutto il sestiere, etc. etc.

    Forse il governo della città, della nostra vita quotidiana è in parte a carico nostro, senza dimenticare i grandi problemi e le loro complesse soluzioni.

Campiello de la Cason: il verde curato dal vicinato
Campiello de la Cason: il verde curato dal vicinato

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