Noi a vent’anni

di Tiziano Ballarin –

Noi a vent’anni abbiamo bisogno di credibilità e concretezza

Ci troviamo dinanzi alla campagna elettorale più surreale di tutti i tempi: scarna e povera nei contenuti, con strumentalizzazioni continue, manifestazioni che non fanno altro che fomentare l’odio verso il prossimo. Bisogna e si deve cambiare. Non è questo il 2018 che molti giovani si aspettavano, anzi. Giovani, che per lo più, hanno idee confuse, e la colpa è solamente della politica che non ha saputo coinvolgerli. Qualcosa di buono, però, è stato fatto. Senza troppi proclami e annunci folli al rialzo – come sta avvenendo adesso – il Partito Democratico ha saputo raggiungere alcuni risultati importanti.

Ma perchè, in questo momento storico, si dovrebbe votare proprio per questo Partito? Le motivazioni sono molte, ma soprattutto, il 4 marzo non deve vincere la paura, l’odio verso gli altri, l’odio verso quel “mostro” – come lo definiscono in molti – di nome Europa. Certo, molte cose vanno cambiate, migliorate, ma non possiamo prescindere da un dato di fatto: siamo cittadini italiani ma anche cittadini europei, senza tralasciare anche le nostre radici regionali e locali.

Tornando alla nostra fatidica domanda, sì, voterò PD.

Voterò PD, perchè la legge sulle unioni civili è stata qualcosa di unico ed irripetibile. Voterò PD, perchè da quando è stato approvato il “Jobs Act” sono ricomparsi numeri percentuali positivi nella nostra economia. Voterò PD, perchè non è facendo facili promesse e utopiche flat tax che si aiuta l’economia italiana. Voterò PD, perchè i giovani possano dir la loro nel mercato del lavoro, ne è una prova il dato in calo della disoccupazione giovanile.

In questo frangente, con il rischio di tornare al 1994, e con il serio rischio di una deriva qualunquista, per quanto possano essere belle le promesse, abbiamo bisogno di credibilità e concretezza. E questo mix, seppur con pregi e difetti (forse alcune volte più difetti), attualmente lo può fornire solamente il Partito Democratico. Di promesse e i sogni ne abbiamo avuti abbastanza, ora guardiamo alla realtà. Realtà, che si chiama, Democrazia.

 

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